Filifolli per Giulia Cecchettin ha realizzato un patchwork di stoffa composto da tanti piccoli fiori a forma di labirinto su di un arazzo verde prato.
La strada per uscire c’è. Per salvarsi dal labirinto della violenza.
Oggi 8 marzo, giornata Internazionale per i diritti della donna, ricordiamo ancora le tante donne uccise o che subiscono vittimizzazioni di ogni tipo.
L’arazzo, donato alla fondazione Giulia Cecchettin, è stato esposto a Clusone (Bergamo) al punto di ascolto per le donne in occasione del 25 novembre, data simbolica per la lotta contro la violenza di genere.

Il gruppo di donne che recuperano stoffe, cuciono e realizzano capolavori è nato più di dieci anni fa, Donne di ogni età che, mentre cucinano, ritagliano e cuciono fiorellini. Incredibile. Questo è il prodotto ultimato da ammirare.

L’esposizione dei capolavori di cucito e manualità creativa è a Villa Litta di Lainate e continua fino al 16 marzo 2025.
“Il bello è che queste nostre artiste vogliono evolversi” – dichiara Donatella.
“Vogliamo contribuire ad aiutare con la nostra arte donne in difficoltà, insegnare loro e realizzare insieme nuove idee.”
Ecco, quindi, l’idea di proporre un incontro a Rete Rosa, Centro Antiviolenza Territoriale della Regione Lombardia, che opera su più provincie, accogliendo le donne di Varese, di Milano, di Como, di Monza Brianza, perché situato in un crocevia strategico.
Molti lavori esposti associano anche tecniche miste. Al patchwork di stoffe si accosta il ricamo, la pittura e così si ammirano copie di capolavori di Tamara di Lempicka, di Berthe Morisot, dell’afghana Shamsia Hassani.



Sento il desiderio di cominciare una nuova avventura manuale che, come tutte le coincidenze e gli incontri casuali, si dimostra provvidenziale.
Così sono nate le nuove amicizie.
Filifolli per Giulia Cecchettin con Rete Rosa sarà un bel binomio, un astro nascente da incontrare con discrezione.
Felice 8 marzo!
