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Eboli dà un nome alla memoria: intitolate oggi le strade dell’Area PIP agli imprenditori che hanno costruito il futuro della città

Eboli (SA) –Ieri, 12 aprile 2025, Eboli ha scritto una delle sue pagine più belle. In un pomeriggio carico di emozione, nella sala del Gastrò Mirra in via Maestri del Lavoro, si è svolta la cerimonia di intitolazione delle strade dell’Area PIP a sedici figure straordinarie: uomini che, con il loro lavoro, la loro visione e il loro coraggio, hanno contribuito a costruire il volto produttivo e umano della città.

Storie di sacrifici

È stato un momento sentito, partecipato, in cui la memoria si è fatta strada tra le parole e gli sguardi dei familiari, dei colleghi, degli amici. I nomi letti ad alta voce hanno riportato alla mente storie di sacrificio, di fatica, ma anche di speranza, di crescita, di futuro. Accanto agli imprenditori locali, la città ha voluto dedicare una via anche ad Adriano Olivetti, simbolo nazionale di un modo diverso di fare impresa: umano, sociale, visionario. Perché ricordare questi uomini oggi non è solo un gesto simbolico, ma un messaggio potente: il lavoro è un atto d’amore verso la comunità.

Il parere favorevole della Società Salernitana di Storia Patria

Grazie al parere favorevole della Società Salernitana di Storia Patria e della Prefettura, la Giunta Comunale, su proposta della Commissione Toponomastica, ha voluto imprimere nella toponomastica della zona produttiva i nomi di: Sossio Pezzullo (1929 – 2012) Andrea De Martino (1902 – 1980) Giuseppe De Martino (1911 – 1985) Vito Fusco (1922 – 1999) Cosimo Nigro (1898 – 1979) Pasqualino Trotta (1922 – 2013) Domenico Gioia (1914 – 2007) Cristoforo Morrone (1841 – 1921) Giuseppe Moscariello (1893 – 1973) Mario Mellone (1922 – 2018) Francesco Paolo Fulgione (1911 – 1989) Matteo Ginetti (1905 – 1976) Francesco Falcone (1899 – 1994) Vito Amabile (1948 – 2020) Antonio Polito (1924 – 1994) Adriano Olivetti (1901 – 1960).

Memoria viva

I loro nomi, da oggi, accompagneranno le imprese che nascono e crescono in quell’area, quasi a vegliarne il cammino. Saranno memoria viva, monito e ispirazione per chi crede ancora che fare impresa significhi anche prendersi cura del proprio territorio.

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di Ornella Trotta

Ornella Trotta

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