Sala gremita, emozione autentica e grande partecipazione per un racconto necessario
Un libro che nasce dal dolore, dalla necessità di ricordare e di dare voce ai silenzi rimasti troppo a lungo nella polvere. “Battipaglia 1943-1944. La storia e le storie”, presentato ieri nella gremitissima Sala “Vicinanza” del Comune di Battipaglia, racconta i tragici eventi che colpirono la giovanissima città nel 1943, quando la guerra cancellò vite, volti e speranze, lasciando ferite che ancora oggi chiedono ascolto.
Un pubblico partecipe e commosso ha accolto l’iniziativa promossa dall’associazione Historia Nostra, che ha voluto restituire dignità storica e umana a quei giorni segnati da sangue e distruzione. L’incontro si è aperto con i saluti della sindaca Cecilia Francese e della presidente dell’associazione Ermelinda D’Elia, che ha sottolineato l’importanza di trasmettere la memoria alle nuove generazioni.
Ad arricchire la serata, gli interventi dello studioso Maurizio De Filitto, autore di una straordinaria documentazione fotografica, capace di parlare al cuore prima ancora che alla mente, e di Padre Francesco De Crescenzo, della congregazione degli Stimmatini e parroco della chiesa Sacro Cuore di Gesù a Bellizzi, che ha offerto una riflessione profonda sulla necessità di ricordare per costruire pace.
A condurre l’incontro con grande sensibilità, il nostro direttore, la giornalista Ornella Trotta.
L’emozione ha raggiunto il suo apice con il ricordo di Pia Positano, ideatrice del progetto, venuta a mancare prima di vederlo realizzato. Un omaggio commosso al fratello, presente in sala, non solo per la sua figura, ma la dedizione con cui aveva dato vita all’idea del volume.
Le letture intense e profonde professoressa Lucilla De Luna hanno toccato le corde più intime del pubblico, restituendo voce a chi l’aveva persa nei boati della guerra. I ricordi spontanei dei presenti hanno reso la serata un coro di testimonianze, un intreccio vivo tra passato e presente.
Un messaggio ha attraversato tutta la serata: “Non c’è limite al campanile”. Il bisogno di superare le appartenenze locali per sentirsi cittadini europei, uniti dalla memoria, dalla consapevolezza e dalla responsabilità in un tempo fragile, come quello che viviamo.
L’iniziativa non si ferma qui. È già in programma una seconda presentazione, che si terrà a settembre a Campagna, nel suggestivo Museo della Memoria e della Pace.
Un libro, un incontro, un’emozione condivisa. Perché ricordare è un atto di giustizia. E di amore.
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