Sono abbastanza frequenti, soprattutto nelle giovani donne, segnalazioni di alterazioni del ciclo mestruale, relative sia alla frequenza(ritmo), sia alla durata ed alla quantità del flusso. E’ soprattutto la alterazione del ritmo mestruale che più frequentemente induce a consultare lo specialista. Innanzitutto, utilizziamo come criterio di regolarità un intervallo tra i flussi compreso tra i 21 ed i 35 giorni. Le più comuni alterazioni del ritmo mestruale sono: la Oligoamenorrea, cioè intervallo tra i cicli superiore ai 35 giorni(superiore ai 45 in adolescenti ad almeno due anni dal menarca); l’Amenorrea, cioè assenza del flusso mestruale per almeno 3 mesi(USA) o 6 mesi(Europa) in donne che abbiano avuto in precedenza il menarca, e la Polimenorrea, cioè un intervallo tra i flussi inferiore ai 21 giorni.
Le irregolarità mestruali nelle giovani donne sono molto spesso legate ad una IMMATURITA’ FISIOLOGICA Nei primi due anni dopo il menarca, una mancata regolarità del ciclo non significa necessariamente una situazione patologica. E’ necessario almeno un anno per una corretta integrazione funzionale di tutti i meccanismi di regolazione della funzione ovulatoria e della ciclicità mestruale, per cui trascorso il primo anno si puòcominciare ad approfondire. Molto frequenti sono i casi dioligoamenorrea/amenorrea, che si verificano in situazioni di DEFICIT ENERGETICO, evenienza comune nelle ragazze che si impongono restrizioni alimentari per motivi prevalentementeestetici. Il basso peso e la riduzione della massa grassa sono comunemente associate ad alterazioni del ciclo mestruale, per carenza dei principali nutrienti e soprattutto di ferro (diete vegetariane/vegane. Anche un’alimentazione inadeguata in eccesso, può bloccare l’ovulazione e provocare oligoamenorrea. L’ eccesso di massa grassa si associa ad una aumentata produzione di androgeni che interferisce con una normale funzione ovulatoria.Lo STRESS PSICHICO relazionale o sociale(scolastico,lavorativo)costituisce un’altra frequente causa di oligoamenorrea, soprattutto in soggetti con personalità predisponenti:perfezionismo, scarsa autostima, con il concorso anche di diete incongrue.Un’ altra forma di oligoamenorrea/amenorrea secondaria molto frequente, è quella provocata da un ESERCIZIO FISICO INTENSO e protratto come quello svolto dalle atlete agoniste, ballerine professioniste, in cui come concause intervengono lo stress psichico da competizione e lo scarso introito calorico rispetto alla intensa perdita energetica .L’attività fisica e sportiva è sempre una esperienza positiva, quello che va evitato, sono alcune caratteristiche dell’ esercizio fisico come intensità elevata, durata prolungata del lavoro fisico, assenza di un allenamento adeguato. Quindi indagare sulle irregolarità mestruali sia di fronte a situazioni di deficit energetico, che di sovrappeso, anche perché sottintendono spesso situazioni di disagio personale e relazionale. Una causa molto frequente di irregolarità mestruale nelle giovani donne, è la SINDROME dell’ OVAIOPOLICISTICO(PCOS). Si tratta di una patologia endocrino-metabolica complessa perchè la sua patogenesi comprende l’intero organismo: ipotalamo, ipofisi, surrene, tessuto adiposo periferico. E’ documentata anche una familiarità nel 50% dei casi. Tale patologia si caratterizza per la presenza di alcuni sintomi principali: Oligoamenorrea fino all’ amenorrea per anovulazione cronica, quadro ecografico di ovaie micropolicistiche (ovaie ingrossate con numerose microcistisottocapsulari) e quadro ormonale di iperandrogenismo, cioèaumentata produzione di androgeni che si evidenzia clinicamente con: eccesso di peluria (Ipertricosi) localizzata prevalentemente al labbro sup, mento ,avambracci, cosce, gambe. Più raramente abbiamo una alopecia diffusa. Altre manifestazioni sono acne e seborrea. E’ presente inoltre una ridotta sensibilità all’ insulina, più frequente nelle donne in sovrappeso, ma riscontrabile anche nelle normopeso o addirittura magre. Poichè la PCOS è la causa più frequente di infertilità endocrina, e’ molto importante coglierne i segnali quanto piu’ precocemente possibile. Ciò lo facciamo con una accurata anamnesi, volta ad evidenziare l’epocadi comparsa delle irregolarità mestruali, un esame obiettivo che ci permette di cogliere i segni clinici dell’iperandrogenismo, con gli esami di laboratorio che ci mostreranno un eccesso di ormoni androgeni associati a bassi livelli di FSH e con l’ecografia pelvica.L’ obiettivo principale e’ ripristinare l’ovulazione per regolarizzare i cicli mestruali e prevenire l’infertilità, attenuare i segni di iperandrogenismo. Facciamo questo con trattamenti ormonali che consistono nella somministrazione di estroprogestinici, ove come progestinico utilizziamo un antiandrogeno. Recentemente sono state introdotte in commercio molecole naturali: gli Inositoli, che agirebbero come mediatori chimici dell’insulina, riducendone i suoi livelli nel sangue. L’utilizzo degli inositoli, associati o meno all’acido folico, induce una migliore funzione ovarica con regolarizzazione dei cicli mestruali ed attenuazione dei segni di iperandrogenismo. Dietoterapia ed esercizio fisico contribuiscono poi alla ripresa della ciclicità mestruale. Molto frequenti sono delle condizioni simili alla PCOS, come l’ OVAIO POLICISTICO, ove sono presenti delle cisti ovariche, ma non tutti i criteri prima elencati. Le ovaie hanno un aspetto multifollicolare ed anche in questo caso la frequenza ovulatoria e’ bassa. Episodi di oligoamenorreatransitoria, possono essere poi legati alla presenza di CISTI FOLLICOLARI o LUTEINICHE . Cause meno frequenti di oligoamenorrea, sono: DISFUNZIONI TIROIDEE, non infrequenti nelle adolescenti; Patologie Surrenaliche, Iperprolattinemia (eccesso dell’ ormone ipofisario Prolattina)che riconosce molte cause, organiche e funzionali , Celiachia e altre ,piu’ rare, malattie croniche. Meno frequente e’ la situazione inversa, la POLIMENORREA, ove le mestruazioni si presentano piu’ frequentemente con un intervallo tra i flussi inferiore ai 21 giorni. Fisiologica nel postmenarca, ove puo’ alternarsi a periodi di oligoamenorrea. Puo’ dipendere da anovulazione o da deficitdella fase luteinica, cioe’ livelli di progesterone inadeguati per supportare lo sviluppo dell’ endometrio (mucosa uterina)
Le alterazioni del ciclo mestruale vanno sempre indagate, vanno ricercate accuratamente le cause e trattate. I rischi maggiori sono la infertilità da anovulazione cronica e la ridotta densità minerale ossea da ridotta produzione di estrogeni, con conseguente fragilitàossea. Come sempre è la prevenzione l’arma vincente.Consigliabili, anche se non facilmente modificabili con la prescrizione medica, una alimentazione adeguata evitando lo scarso o eccessivo apporto energetico, limitazione dello stress psichico anche con un supporto psicologico se necessario, riduzione dello sforzo fisico intenso e prolungato, terapie mediche specifiche.