TRENTOLA DUCENTA (CE). È il più grande bene confiscato alla camorra in Campania, uno dei più affollati centri commerciali del Casertano. Ora Jambo si appresta a diventare un importante hub culturale, sociale ed economico.
Jambo è attualmente gestito dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, operante sotto l’egida del Ministero dell’Interno.
L’evoluzione del complesso commerciale in centro culturale rientra in un programma di valorizzazione, che mira a realizzare un nuovo modello di gestione per i beni confiscati. Un modello virtuoso, dunque, che punti su legalità, sostenibilità e inclusione sociale.
I numeri registrati nel mese di dicembre chiariscono bene il ruolo che Jambo occupa e potrà occupare nel rilancio del territorio.
Ben 80mila sono state, infatti, le presenze nel solo weekend di Natale. Nello specifico: 31mila ingressi nella Casa di Babbo Natale e mille calze della Befana donate ai bambini e alle famiglie. Il ricco programma natalizio si concluderà il prossimo 31 gennaio.
«Oggi Jambo si propone di accendere i riflettori sul territorio, valorizzando le filiere di eccellenza, supportando lo sviluppo economico, promuovendo la cultura della legalità e dell’accoglienza e, soprattutto, stimolando un dialogo costruttivo e costante con la cittadinanza attiva e con gli esercenti» spiega Luigi Moscato, amministratore unico del Centro.
«Uno spazio dove partecipare, ideare format originali, condividere valori e stili di vita, esprimendo tutto il benessere psicofisico di visitatori, partner, stakeholder e operatori commerciali che condividono i nostri valori.
Un luogo di confronto capace di esercitare una forte influenza sulla comunità locale, generando un cambiamento sul piano sociale ed economico».
L’intera struttura di Jambo si sviluppa su una superficie di circa 20mila metri quadrati, che comprende gallerie commerciali, uffici, parcheggi e una sala convegni.
Oltre mille sono i lavoratori coinvolti e cento gli operatori commerciali. È prevista, inoltre, l’apertura di una nuova area food, che sarà inaugurata in primavera.
L’obiettivo degli amministratori è, appunto, sostenere gli operatori attraverso eventi tematici per famiglie, mostre, concerti, incontri e manifestazioni dedicate alle produzioni enogastronomiche regionali.
«Stiamo lavorando alacremente per creare contenuti di valore, favorendo un sentimento di appartenenza e costruendo una vera e propria comunità intorno al brand Jambo» conclude Moscato.
Un brand che «insiste in un territorio vessato da anni dal malaffare, dove arte, musica e sport possono diventare strumenti di inclusione e riscatto sociale.
Una sfida ambiziosa che non si misura in base al numero di consumatori che possiamo accogliere nella galleria, ma in base al numero di cittadini che riusciamo a trasformare».
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