0 gennaio 49 a.C.: Cesare e il Rubicone, una sfida eterna al potere
Il 10 gennaio del 49 a.C., Giulio Cesare attraversò il Rubicone, violando le leggi romane e sfidando il potere oligarchico del Senato.
Con la frase “Alea iacta est”, scelse di opporsi a un sistema che proteggeva privilegi e disuguaglianze, rivendicando il diritto del popolo romano a un governo più giusto e inclusivo.
Anche se il suo gesto fu motivato da ambizioni personali, segnò un atto di rottura contro l’élite dominante.
Oggi, i “Rubiconi” si manifestano nelle lotte contro le disuguaglianze sociali e il potere consolidato.
Quando un leader politico sfida le istituzioni finanziarie globali o un movimento sociale si ribella contro lo sfruttamento del lavoro e del pianeta, riecheggia lo spirito di Cesare: l’audacia di infrangere le regole per riscrivere un sistema ingiusto.
L’attraversamento del Rubicone può essere letto come un simbolo di rivolta contro i meccanismi che favoriscono pochi a scapito di molti.
È il coraggio di rompere con il passato per immaginare un futuro più equo, dove il potere non sia concentrato nelle mani di pochi, ma distribuito tra tutti.
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