Categorie: Cultura

GildaPan presenta laformadelleonde

Salerno – Dopo la recente presenza, in veste di membro del collettivo The perceptive group, al Padiglione Grenada della 60esima Biennale di Venezia e la vittoria con il progetto Art éco del primo bando pubblico indetto e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea 2024, l’artista Gilda Pantuliano in arte GildaPan presenta nella sua Salerno “laformadelleonde”. 

“L’istante, il centro di quell’enigmatico delirio che chiamiamo tempo, è l’oggetto della ricerca di un’artista dall’esasperata razionalità, Gilda Pan. In questo breve studio, prendo in esame cinque suoi lavori appartenenti ad una serie dal titolo allusivo alla mistica dell’oscurità del profondo, della luce, al desiderio del fuoco rigeneratore per trovare l’impossibile punto originario nella ripetizione del tempo.”

È solo uno stralcio del saggio critico di Rino Mele al meraviglioso catalogo d’arte “laformadelleonde” di Gilda Pantuliano, in arte GildaPan.

Il libro, edito da Il quaderno, sarà presentato venerdì 13 dicembre, alle ore 18 nella libreria Imagine’s Book, in corso Garibaldi 142 Salerno. Sarà presente l’artista. In mostra una sua originale opera rigorosamente realizzata con pagine ancora leggibili recuperate da vecchi libri ritrovati irrimediabilmente compromessi a causa dell’umidita’. Perché la particolarità di GildaPan è quella di creare con materiali riciclati, dando loro vita, corpo e anima. La tecnica, come osserva ancora Rino Mele nel suo scritto, “contiene essenziali comunicazioni politiche ed estetiche: come quando, attraverso il sale marino, Gilda Pan ripete l’ossessiva ansia delle onde nel loro infinito ripetere lo stesso segno che sprofonda”.

Riflessioni intense che saranno al centro di una intervista a Rino Mele, curata dalla giornalista Luciana Mauro. 

L’ingresso è gratuito

Cenni biografici

Gilda Pantuliano in arte GildaPan, classe 1972, vive e opera a Salerno.                                   

La sua articolata ricerca artistica, sviluppata per cicli, è orientata verso tematiche ambientali e sociali collocandosi nella corrente dell’artivismo. Inquieta, poliedrica e versatile, GildaPan spaziatra diverse tecniche padroneggiando sia le più tradizionali – la modellazione con l’argilla, la creazione di oggetti e piccoli complementi di arredo assemblando materiali di recupero, la pittura, il collage, la cartapesta, le installazioni – che quelle digitali conservando una cifra stilistica originale e riconoscibile. La sua produzione multimediale, estremamente contemporanea come le tematiche che spesso affronta, rivela la sua indole visionaria, complessa, intuitiva.  Sin dall’esordio suscita l’interesse di critica, pubblico e stampa per l’originalità della ricerca artistica e la coerenza tra le tematiche trattate e il suo impegno come attivista per l’ambiente e il sociale, vincendo premi in tutti i concorsi d’arte ai quali partecipa. Risulta tra gli artisti vincitori, con il progetto Art éco a cura di Culturadice e Melania Fusaro, del primo bando pubblico indetto e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea per il 2024.

Tra i tanti altri, si citano: Prima Classificata al Concorso Mare_Motus nel 2018; Prima Classificata al VII Premio Iside nel 2019; Premio del Pubblico a Nowart Salerno nel 2019; Premio “Arte al museo” e “Premio Social” a Mudi in Arte 2021 indetto dal Museo Diocesano di Salerno; Premio Nazionale Franco Corbisiero sez. Arte e ambiente nel 2022; Premio Etereart al Concorso Dialogando con l’Arte nel 2022.

Sin dal primo ciclo di lavori Le orme sull’acqua, nato a Procida nel 2013, la sua visione eco-etico-estetica è già chiara: denuncia l’abbandono delle reti da pesca nei mari e il conseguente fenomeno della pesca fantasma, nefasto per l’ecosistema marino. Linguaggio e tecnica sono estremamente contemporanei, collage digitali realizzati con fotografie alle reti da pesca dai colori accesi che occupano tutto lo spazio quasi a voler oltrepassare le cornici in un horror vacui specchio dell’inquietudine dell’artista per le sorti del pianeta.  Nel 2022, in occasione di una mostra personale a Procida, Le orme sull’acqua si arricchisce con   I Quadrilli, quindici piccole installazioni in teca realizzate con tecnica mista su collage fotografico digitale, ispirate a un’antica e controversa tradizione dell’isola in bilico tra sacro e profano. Si amplia così ancor di più il raggio di interesse delle ricerche dell’artista che sconfina nell’antropologia. 

In Parole in luce, il secondo ciclo di lavori nato nel lockdown del 2020, la protagonista è la memoria e la sua trasmissione attraverso il libro, in una profonda riflessione sul destino della carta stampata nell’era della digitalizzazione del sapere. 

Nel più recente ciclo di lavori, [reliquiă], l’artista si spinge a sperimentare l’uso di materiale organico (sangue, lacrime, capelli) per creare piccole installazioni che trattano il tema della violenza sulle donne e il rapporto con il corpo.

Le opere di GildaPan sono state esposte in svariate mostre e fiere nazionali e Oltralpe. Si citano a titolo illustrativo e non esaustivo: la recente presenza alla 60.a Biennale di Venezia in qualità di membro del collettivo artistico The perceptive group con un approfondimento critico nel Padiglione Nazionale Grenada;  Art éco a Napoli, progetto vincitore, del primo bando pubblico indetto e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea per il 2024; Art Shopping al Carrousel del Museo del Louvre nel 2019; la IV edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma nel 2021; la mostra personale Le orme sull’acqua presso la Galleria Art Gap a Roma (oggi sede della Fondazione Kattinis) nel 2020 e poi a Procida e a Salerno nel 2022 con il patrocinio di Procida 2022 Capitale Italiana della Culturae, tra i vari Enti, di Legambiente Campania, Touring Club, Lega Navale, Nuseo Diocesano San Matteo Unione Europea Esperti d’Arte; la personale laformadelleonde nel 2024 presso la Galleria Spazio 57 di Napoli con il patrocinio della Consulta della Regione Campania per la Condizione della donna, Unione Europea Esperti d’Arte e Legambiente Campania, catalogo Il Quaderno edizioni con saggio critico di Rino Mele.

Si sono interessati al suo lavoro: Rino Mele, Stefania Pieralice, Antonella Nigro, Mariangela Bognolo, Nunzia Giugliano, Bruno Pappalardo, Gianfranco Pugliese e altri. È stata recensita da RAI Cultura, ANSA, Il Corriere del Mezzogiorno, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, La Città di Salerno, Le Cronache, L’Occhio, Espressioni d’Arte, I fatti, Il bello, PuraCultura e tante altre testate on line e cartacee. È presente in volumi e cataloghi con ISBN, tra i tanti si citano: Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini 2020, Liber, Centro Studi Hemera 2019, Donne in luce,Pagine 2019. 

 

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