NAPOLI. È stata ospitata in città, dal 3 al 5 ottobre u.s. presso il Real Albergo dei Poveri, la mostra itinerante I Migranti Mappano l’Europa.
L’iniziativa, nata da un progetto di ricerca durato dieci anni e coordinato da Nausicaa Pezzoni, urbanista e docente presso il Politecnico di Milano, ha coinvolto centinaia di migranti. Armati di penne e colori, questi ultimi hanno disegnato le proprie personali mappe di Napoli. Veri e propri racconti visivi che svelano un legame profondo tra i nuovi abitanti e la città.
Uno dei progetti più noti dell’architetta Pezzoni, ha coinvolto centinaia di migranti nella creazione di mappe personalizzate dei posti in cui vivono. Grazie a loro possiamo ottenere una diversa visione prospettica delle nostre città. poiché ci offrono un punto di vista unico, diverso da quello degli oriundi. Le loro mappe e i loro racconti ci permettono di scoprire aspetti nascosti della città e di comprendere meglio come essa viene vissuta e percepita.
Studiando le mappe, dunque, si cerca di renderle più inclusive e accoglienti per tutti.
In dieci anni, la mostra ha al suo attivo più di 200 tappe, tra Italia e Europa. Napoli non poteva essere esclusa con i suoi suoni e i suoi colori e con l’enorme umanità che ha sempre dimostrato nell’accoglienza verso il “diverso”.
Occorre incamminarsi sulla linea dell’orizzonte al fine di raggiungere quel luogo nascente che è dell’esistere umano, eccentrico essere che conoscere il venir meno (di sé e del mondo) e non lo sa ancora abitare.
Paolo Ferrari – Nell’albeggiare dell’orizzonte il mutar della cosa, 2024
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