Sull’emergenza in atto all’ospedale di Polla il direttore generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, smette i panni del mediatore, del pater familias conciliante e moderato e dice con fermezza che é ora di cambiare, che la situazione é insostenibile.
“L’emergenza che sta colpendo l’ospedale Luigi Curto di Polla, la carenza di personale medico, la sospensione delle attività chirurgiche unitamente alla carenza strutturale e organizzativa di altri tanti altri reparti, la difficoltà nel garantire i servizi sanitari essenziali, mettono a rischio il diritto alla salute per migliaia di cittadini. Cittadini che sembrano cedere alla rassegnazione”.
“Se la rassegnazione può colpire, quasi come una malattia i cittadini, noi non ci stiamo.
Il depotenziamento di un presidio fondamentale come l’ospedale Luigi Curto di Polla è insostenibile e inaccettabile.
E’ necessario un intervento immediato e concreto perché il tempo delle parole è finito e servono azioni decise e risolutive”.
“Il Vallo di Diano – osserva Albanese – ha già perso il tribunale, il carcere, l’ agenzia delle entrate e tanto altro. Si tratta di scelte scellerate frutto di becero campanilismo e di indifferenza d sapete di chi avrebbe dovuto agire a tutela”.
La situazione sanitaria è davvero critica.
La sospensione delle attività chirurgiche mette a rischio la funzionalità dell’intero presidio e mina il diritto alla salute dei cittadini del Vallo di Diano.
“Siamo abbandonati a noi stessi – continua il direttore Albanese – non si può parlare di restanza o di sviluppo se le condizioni per sopravvivere non ci sono. Non posso dire a un giovane: torna da Milano che si sta bene anche qui. Direi una bugia perché qui mancano i servizi. E non basta aprire un reparto per pochi giorni. Manca una visione di sanità efficiente, manca la programmazione”.
“Riteniamo fondamentale e urgente che la politica a tutti i livelli si assuma le proprie responsabilità, é il momento di alzare la voce.
Non é più il tempo delle promesse questo perché l’ospedale di Polla non serve soltanto i cittadini di Polla, ma un territorio vasto che include decine di comuni e migliaia di persone.
Non possiamo permettere che il nostro territorio sia considerato di serie B, solo un serbatoio di voti quando serve”.
“E’ il momento di lottare tutti insieme per il nostro futuro e per inostri figli.
Dobbiamo garantire dignità e speranza”.
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