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Latte di Bufala: in Campania un tavolo tecnico per migliorare l’intera filiera

Latte di Bufala: in Campania un tavolo tecnico per migliorare l’intera filiera

 

È uno degli alimenti più utilizzati dall’industria casearia italiana, principale ingrediente di formaggi e latticini, ma soprattutto di Sua Maestà la Mozzarella di Bufala Campana Dop, eccellenza indiscussa del Made in Italy.

 

Al fine di migliorare e innovare l’intera filiera del latte bufalino l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.

 

Un tavolo tecnico permanente sulla filiera del latte di bufala

 

«Abbiamo costituito il tavolo tecnico permanente e avviato un proficuo confronto per risolvere varie criticità legate ad un settore che rappresenta il fiore all’occhiello dell’economia campana». Lo ha dichiarato Caputo nel corso del Tavolo della Filiera Latte di Bufala.

 

L’incontro nasce per esaminare e superare alcune criticità rappresentate dagli allevatori.

 

«Proporremo modifiche al sistema di tracciabilità del latte di bufala, per elevare ulteriormente la qualità dei tradizionali prodotti derivati, arginando, quanto più possibile, il rischio di frodi».

 

Nicola Caputo

 

L’incontro

 

Alla riunione hanno preso parte la compagine regionale deputata alla supervisione sanitaria sulla filiera e il capitano Michele Valentino Chiara.

 

Presenti anche le organizzazioni professionali agricole Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri, oltre che una fitta rappresentanza di allevatori.

 

Hanno partecipato all’incontro, inoltre, i Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Ispettorato Qualità e Repressione Frodi.

 

E, ancora, l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, l’organismo di certificazione di qualità agroalimentare DQA.

 

Caputo: «Premiare i comportamenti virtuosi degli allevatori»

 

«Il nostro obiettivo è quello di valorizzare ancora di più un alimento di eccellenza come il latte bufalino, prodotto dalla bufala mediterranea allevata nell’areale Dop, e, al contempo, tutelare l’intera filiera» spiega l’assessore.

 

Nel corso della riunione si è discussa anche la possibilità di definire un nuovo brand, al fine di promuovere altri alimenti derivati dal latte di bufala del territorio.

 

«È necessario anche giungere alla definizione di un unico contratto-tipo, che possa premiare la maggiore qualità del latte e i comportamenti virtuosi degli allevatori che la favoriscono» aggiunge.

 

Tutto ciò insieme «alla destagionalizzazione dei parti delle bufale, per favorire la trasformazione e limitare i costi».

 

Tra un mese sarà riconvocato il tavolo tecnico con la partecipazione anche di altri soggetti interessati.

 

«Lavorare per migliorare l’intera filiera del latte bufalino»

 

«Infine, è necessario continuare a lavorare sul miglioramento genetico del patrimonio bufalino e affrontare, insieme alle rappresentanze di allevatori e trasformatori, la modifica del disciplinare di produzione della mozzarella di bufala Dop» continua Caputo.

 

Un disciplinare che ha urgente bisogno di essere adeguato dato il lungo periodo trascorso dall’ultima revisione.

 

«Continueremo il confronto per attivare tutte le iniziative volte a preservare il latte di bufala, da cui nasce un prodotto unico nel suo genere».

 

E ancora «capace di rispettare l’ambiente e il territorio d’origine, dando vita ad uno degli alimenti più apprezzati d’Italia, come la Mozzarella di Bufala».

 

Il punto sull’emergenza brucellosi

 

«Nel corso della riunione abbiamo anche fatto il punto sull’andamento dell’emergenza brucellosi, che ha colpito una minima parte delle aziende situate in provincia di Caserta» continua l’assessore Caputo.

 

Sulla base dei dati emersi dalla discussione i focolai attivi sono ulteriormente scesi a 45, mentre la prevalenza della brucellosi si è più che dimezzata, passando dal 19 per cento del 2021 al 8,5 per cento attuale.

 

La Mozzarella di Bufala Campana è un cibo assolutamente sano «sottoposto a controlli rigorosi e continui per offrire garanzia di salubrità e genuinità di un alimento tra i più apprezzati dai consumatori italiani ed esteri».

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di Mariana Cavallone

Mariana Cavallone

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