È il giorno di Elly Schlein a Giffoni54.
GIFFONI VALLE PIANA (SA). «Invadeteci con la vostra creatività, con la forza delle vostre idee. Ne abbiamo bisogno. Il vostro essere qui oggi è fare politica insieme».
È l’invito di Elly Schlein ai giurati della 54esima edizione del Giffoni Film Festival.
Ieri, la segretaria del Partito democratico ha incontrato i ragazzi di Impact!, la sezione dedicata ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Presenti in Sala Blu anche l’europarlamentare Sandro Ruotolo ed il deputato Piero De Luca.
Tanti gli spunti di riflessione emersi durante il dibattito. Dalla parità salariale e di genere al caporalato, dalla scuola alla sanità, dal salario minimo alla guerra tra Israele e Palestina.
E, ancora, la creazione di un’alternativa forte al governo di Giorgia Meloni. Un tema su cui si è dibattuto, anche in vista del pranzo con il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, anche lui ospite a Giffoni54.
«Abbiamo da costruire una coalizione alternativa che sia vincente, che sia competitiva con il governo» spiega Schlein, commentando le parole del leader di Italia Viva, Matteo Renzi. «Non sottovaluto questa destra perché, anche se il Partito Democratico ha ottenuto un ottimo risultato alle elezioni europee, gli altri sono arrivati comunque sopra».
Proprio per questo «molto prima che ragionare sui perimetri delle forze politiche o sui nomi» bisogna mettersi d’accordo su ciò che bisogna fare per l’Italia. «Salari, sanità e scuola pubblica, conversione ecologica, un nuovo piano industriale e diritti delle persone. Partiamo dalle questioni concrete» sottolinea Schlein.
E sulla notizia delle dimissioni del Presidente della Liguria, Giovanni Toti, aggiunge: «Dopo 80 giorni in cui la regione era sostanzialmente ferma e paralizzata, abbiamo un’altra occasione di ragionare insieme su quale futuro vogliamo costruire».
La leader del Pd chiede di farlo ascoltando il territorio: «Vengo da un’esperienza di militanza dal basso. Non credo molto nei processi fatti a tavolino o in provetta».
C’è bisogno, per Schlein, di una riflessione che attraversi tutto il Paese, a partire dalla proposta del prossimo referendum. «Stiamo raccogliendo le firme contro un’autonomia differenziata che vuol dire meno salute, meno trasporto pubblico locale, meno scuola e più diseguaglianze che il Sud e le aree interne hanno già pagato fin troppo».
E conclude con il suo amore per il cinema. «Sono un’aspirante regista, che probabilmente aspirerà per sempre» scherza.
«Quello che state vivendo qui insieme vi rimarrà dentro. Guardare i film è un modo per viaggiare anche da fermi, per ragionare in lingue che ancora non conosciamo».
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