Angelina Mango trionfa al 74º Festival di Sanremo

SANREMO. Con la vittoria di Angelina Mango e il suo brano La noia, si è conclusa la 74ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Sul podio, insieme a lei Geolier con ‘I p’ me, tu p’ tè e Annalisa con Sinceramente.

Chiudono la cinquina finale Ghali con Casa mia e Irama con Tu no.

Gli altri premi assegnati

Durante la serata finale, sono stati assegnati numerosi premi, tra cui il premio della critica “Mia Martini” a Loredana Bertè, il premio “Lucio Dalla” ad Angelina Mango, il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo a Fiorella Mannoia e il premio dell’orchestra “Giancarlo Bigazzi” ancora ad Angelina Mango.

L’appuntamento è già fissato per l’anno prossimo, con nuove canzoni, nuovi ospiti e un nuovo direttore artistico. Quello appena concluso sarà, infatti, l’ultimo festival sotto la direzione di Amadeus, il conduttore dell’edizione Covid, l’unica andata in onda da un teatro completamente vuoto.

I 5 Festival di Amadeus

Per chiudere in bellezza il suo mandato quinquennale, Amadeus ha saputo mescolare brani variegati, prestando attenzione sia alla melodia che ai temi trattati nei testi.

In gara, vecchie glorie si sono mescolate a nuovi talenti, soddisfacendo sia le generazioni più attempate che quelle più giovani. Una delle caratteristiche più interessanti delle sue edizioni è stata la costante ricerca di un pubblico giovane e digitalmente attivo.

E considerando la cinquina che si è contesa la vittoria finale, formata tutta da giovanissimi, si può dire che abbia avuto ragione su tutta la linea.

Assieme a lui, anche i co-conduttori che si sono alternati sul palco, dal sorprendente Marco Mengoni alla spumeggiante Teresa Mannino, dall’eterna ragazzina Lorella Cuccarini all’amico di sempre Rosario Ciuri Fiorello, hanno dimostrato di essere all’altezza del compito loro assegnato. È stato particolarmente sorprendente, ad esempio, scoprire una vena ironica in Marco Mengoni, che difficilmente credevamo esistesse.

La 74ª edizione sarà ricordata per alcuni momenti memorabili, come gli spettacoli di danza imbarazzanti, le acconciature punk dai colori sgargianti e gli inviti declinati. Ma è stata anche l’edizione dei ritorni, come quello del M° Giovanni Allevi che ha suonato il suo amato pianoforte in pubblico dopo 2 anni di stop forzato; di Gigi D’Agostino di nuovo alla consolle e dei Jalisse, che dopo ben 24 anni dalla loro vittoria sono riusciti a tornare sul palco dell’Ariston come special guests.

Le serate del Festival

Fatta eccezione per la puntata dedicata ai duetti e alle cover, che ha visto esibirsi ben 172 artisti in un crescendo di nostalgia dei tempi passati, non si può dire che durante la settimana sia accaduto granché.

Proprio la puntata dei duetti è stata quella che ha regalato più brividi. Roberto Vecchioni, il cantante professore che ha invitato il suo pupillo Alfa a non smettere mai di sognare, e il tributo che Angelina Mango ha fatto a suo padre, il compianto Pino scomparso troppo presto, hanno alzato decisamente l’asticella.

E così, tra lustrini, paillettes e camicie che sembrano ormai scomparse dai look serali maschili, archiviamo questo festival, in attesa di sentire le canzoni presentate su tutte le radio e su tutte le spiagge. È evidente che quando Amadeus ha selezionato i brani in gara, deve aver provato un’ondata di malinconia per i suoi anni al timone del Festivalbar!

Insomma: la musica festivaliera continuerà a suonare, e noi saremo pronti ad accoglierla, con quella spensieratezza estiva che ci farà apprezzarla ancora di più. Restiamo in attesa del prossimo anno, quando nuove melodie e nuove storie ci attendono.