Cultura

Violenza domestica: gli studenti dell’ITI Elia incontrano il giudice Raffaele Sabato

Violenza domestica e violenza di genere

 

O’ diavulo fa 77 e ‘a femmena 78. Che la donna ne sappia una più del diavolo lo dice anche la smorfia napoletana. Ma cosa si cela dietro un motto accettato storicamente da una comunità?

 

La tradizione popolare è ricca di proverbi che riflettono una cultura patriarcale in cui tutt’ e peccat murtale so’ femmene.

 

Gli studenti dell’ITI Renato Elia di Castellammare di Stabia ne hanno scelti alcuni in occasione dell’incontro con Raffaele Sabato, giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

 

Tema del giorno: la piaga della violenza domestica.

 

Violenza domestica e violenza di genere: l’incontro a Castellammare 

 

L’evento, svoltosi il 18 dicembre scorso, rientra in una serie di iniziative volte a sensibilizzare i giovani alla problematica della violenza di genere.

 

 

Durante l’incontro gli alunni dell’istituto tecnico, guidato dalla Dirigente Scolastica Giovanna Giordano, sono stati chiamati ad interrogarsi sulle cause di alcuni atteggiamenti violenti.

 

Comportamenti che spesso si insinuano nella vita di coppia sfociando in epiloghi drammatici.

 

Il giudice Sabato ha catturato l’attenzione della giovane platea dell’aula Italo Celoro, affrontando la tematica della violenza domestica con leggerezza e umanità.

 

Raffaele Sabato, giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

 

Gli studenti, coinvolti nella conduzione della manifestazione, hanno presentato alcuni dei loro lavori sul tema, molto apprezzati per la loro originalità.

 

Violenza di genere: i lavori degli studenti

 

I ragazzi del gruppo di grafica hanno elaborato alcuni cartelloni promozionali in occasione della campagna del numero 1522, per la segnalazione di violenza e stalking.

 

Quelli appartenenti al gruppo di musica si sono esibiti con alcuni testi sulla violazione dei diritti umani.

 

Si tratta di canzoni composte dagli stessi ragazzi, con l’ausilio di un docente di riferimento.

 

A seguire, altri studenti del gruppo di lettere e di quello giuridico hanno declamato poesie ed espresso riflessioni personali interagendo con il relatore.

 

 

Il giudice ha illustrato il quadro normativo e l’evoluzione storica dei reati di violenza sulle donne, citando alcune sentenze nazionali ed europee.

 

Al termine della manifestazione gli alunni presenti hanno voluto avvicinarsi al relatore per una fotografia, una stretta di mano e un consiglio a testimonianza del loro sincero apprezzamento.

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di Mariana Cavallone

Mariana Cavallone

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