Banca Monte Pruno l'editoriale

New York chiama e la Banca Monte Pruno risponde

New York chiama e la Banca Monte Pruno risponde

Nel segreto di ognuno esiste un luogo speciale in cui ci si sente, veramente, a casa.

Un luogo che non coincide con uno punto geografico, un luogo che é uno spazio immaginario popolato di emozioni, di ricordi, di profumi, di colori, di parole dolci.

Quel luogo é casa per tutti, é lì dove si intende tornare anche solo con il pensiero.

Il grande miracolo degli Italiani in America ha un po’ a che fare con questo luogo, immaginato e sognato, la casa ricca di affetti, di odori, di profumi, di amicizia, di solidarietà, di fratellanza.

Possibile? Sì, perché sull’altra sponda dell’Oceano hanno, magicamente, ricostruito luoghi del cuore in cui ciascuno aspira a tornare.

Quei luoghi sono i Club degli Italiani in America.

Fratelli maggiori che che accolgono a braccia aperte.

Lo sa bene il direttore generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese e lo sanno bene i sessanta Valdianesi appena rientrati da New York.

Sembra incredibile, ma é vero: in terra straniera si ritrova la propria casa piena di affetti e di amicizia disinteressata.

E’ il grande cuore italiano in America, il grande cuore di donne e di uomini grandi che ci vedono come fratellini minori, forse meno fortunati.

Da quel viaggio durato una settimana i vertici della Banca Monte Pruno sono rientrati ieri.

Un lungo viaggio per festeggiare insieme e per avviare nuove collaborazioni a partire dal turismo delle radici

Michele Albanese: “Sono fratelli speciali”

“E’ difficile trovare le parole per descrivere l’affetto e gli onori che ci hanno tributato, ci hanno fatto sentire speciali. Gli Italiani in America sono fratelli e sorelle affettuosi – l’ha detto appena rientrato a Roma da New York il direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese e poi ha aggiunto – il legame tra Italiani in Italia e Italiani in America é fortissimo e su queste emozioni, su questi valori intendiamo continuare a costruire ponti, sinergie, collaborazioni partendo dal turismo delle radici, dal turismo di ritorno e aprendoci a tutte le prospettive di collaborazione e di crescita”.

Gli Italiani in America, campioni di umanità

Incontrarli, ascoltarne le storie consente di ipotizzare che abbiano lasciato un pezzo di anima qui.

Forse mancano loro i vicoli e le strade del paese in cui sono caduti da bambini, forse.

Potremmo ipotizzare tante ragioni di vuoto, ma non avremmo mai la certezza di essere nel giusto.

Siamo certi, invece, che gli Italiani in America quei vuoti hanno imparato a riempirli di autentica solidarietà, di amicizia, di una fratellanza elettiva che non ha eguali.

Sono forti gli Italiani in America, uomini e donne resilienti che hanno fatto della flessibiltà e della capacità di adattamento i loro punti di forza.

Si aiutano vicendevolmente perché hanno imparato ad essere testardi più degli Americani, hanno imparato a non arrendersi, a riprovarci sempre.

Il successo di uno é la gioia di tutti

E non si scoraggiano mai, non si deprimono perché gli altri, gli amici, ci sono sempre e aiutano chi cade, lo aiutano a rialzarsi, tante volte, instancabilmente.

Oltreoceano non c’é invidia sociale, se un amico fa fortuna gli altri sono felici.

Lì successo di uno é la gioia di tutti.

Ottimismo e collaborazione: i valori della Banca Monte Pruno

Questa logica solidale, ottimistica e di collaborazione é la stessa che anima la grande famiglia della Banca Monte Pruno che intrattiene, fin dalla fondazione,  solide collaborazioni con gli Italiani in America, quelli famosi e quelli meno famosi. Il più umile e il più facoltoso.

L’Italiano che ha fatto fortuna e l’Italiano che ci sta provando.

E’ grande l’America e gli Italiani hanno contributo a renderla tale.

I Club degli Italiani in America, pezzi d’Italia

Si incontrano nel Club, che sono pezzi d’Italia inseriti in contesti globali.

Nei Club c’é la pasta italiana, c’é il buon cibo italiano e una tv con maxischermo che tramette il tg italiano a tutte le ore.

Il bello é che ci sono le statue dei santi patroni e i tavolini per giocare a carte o per pranzare tutti insieme nei giorni di festa.

E poi c’è il juke box con le canzoni dei grandi della musica italiana.

Nei Club si parla poco l’italiano, si parla molto il dialetto, quello più stretto, quello delle nostre nonne, ultimo baluardo identitario.

Una lingua musicale, che parla all’anima e la rassicura: “L’Italia, il paese,  sono qui con noi, sono dentro di noi”.

Quel luogo speciale che chiamiamo “casa”, che chiamiamo Italia é lì perché questi amici sanno farsi casa.

Può apparire incredibile, ma solo chi non li ha conosciuti può dubitarne.

Il Club somiglia un po’ ai bar di paese negli anni Settanta e  Ottanta e un po’ ad una chiesa perché c’è sempre un altare con un santo protettore.

Lì dentro convivono sacro e profano, mai fuori dalle righe,  messi insieme con una sapiente opera di sintesi.

La grande festa per il cinquantesimo anniversario del Club San Cono di New York

Sono partiti in tanti dal Vallo di Diano per partecipare alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario del Club San Cono di New York.

Sono partiti guidati da un’ autorevole rappresentanza della BCC Monte Pruno.
Hanno festeggiato insieme per due giorni.

Tanti i partecipanti: il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese, il Vice-Presidente Antonio Ciniello, il preposto della Filiale di Teggiano Alfiero Albanese, il vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca,  il Sindaco di Teggiano Michele Di Candia, il Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino e il direttore editoriale di Ondanews Rocco Colombo.

Una grande festa con celebrazioni officiate da Monsignor De Luca nella Chiesa della Signora del Monte Carmelo, momenti di riflessione e un sontuoso Gran Galà al ristorante “Russo on the bay”.

Ai sessanta valdianesi si sono aggiunte  più di quattrocento persone dello Stato di New York e di altri Stati.

Grandi festeggiamenti con la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni di Sacco, Monte San Giacomo, Sassano, Sanza, Caggiano, dell’Associazione “Joe Petrosino” eil presidente delle Associazioni Campane di New York, Nicola Trombetta.

Al Club San Cono di New York

Una targa in ceramica vietrese é stata donata dal Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese al Presidente del Club San Cono Rocco Manzolillo.
“Ogni volta che ritorno in mezzo a voi – ha detto Michele Albanese ai sacchesi a New York  – sento di tornare a casa mia.  Voi per me rappresentate la mia famiglia oltre oceano e vi assicuro che la mia gratitudine nei vostri confronti è immensa. Ricordo ancora, con estrema emozione, il giorno in cui fu installata, dinnanzi alla vostra sede qui a New York, una stele, donata dalla nostra Banca, in memoria dei quattro cittadini originari del Vallo di Diano, che morirono nel crollo delle Torri Gemelle, tra cui Cono Gallo della comunità di Teggiano. Questo rapporto mi inorgoglisce e mi permette di sentire molto più vicini i nostri amici americani che vivono lontano”.

 

Un legame ultraventennale quello della Banca Monte Pruno e del direttore generale Michele Albanese con il  Club San Cono e con la Federazione delle Associazioni della Campania Usa.

Un legame che parte nel  2002 con la celebrazione delle vittime delle Torri Gemelle e si consolida con la partecipazione a numerosi Columbus Day e  con la sottoscrizione della convenzione per favorire lo scambio culturale tra giovani studenti figli di italiani in USA per far sì che possa continuare il legame tra loro e la terra di origine, con la presentazione della “Carta degli italiani all’estero” nel 2011, con la  partecipazione al Festival della Canzone Italiana a New York nel 2013 fino alla nomina, nel 2015, da parte della Federazione delle Associazioni della Campania Usa di Michele Albanese “Uomo dell’anno”.

Un riconoscimento “Per il suo grande cuore, per saper essere dove c’è bisogno, per la nobiltà delle sue passioni e per non averci dimenticati”.

Gli amici, illustri Italiani in America

I legami di sincera amicizia e di collaborazione della Banca Monte Pruno e del suo direttore generale Michele Albanese con gli Italiani in America trovano solide sponde in illustri cittadini italiani in America che danno, ogni giorno,  con l’impegno e l’abnegazione, grande lustro all’Italia.

Fra i tanti amici sinceri Rocco Manzolillo, Nicola De Rosa, Cono Morena, Nicola Trombetta, Ciro Sarra, Tony Pasquale, Elena Loguercio e Pasquale Masullo.

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di Ornella Trotta

Ornella Trotta

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