Neri Marcorè premiato a Camogli

Neri Marcoré premiato a Camogli il 10 settembre 2023, giornata conclusiva della decima edizione del Festival della Comunicazione.

Sulle note di “La Libertà”, di ”Far finta di essere sani” e di molte altre canzoni del duo Gaber/ Luporini, Neri Marcorè, accompagnato dal musicista Domenico Mariorenzi, ha affascinato il numeroso pubblico presente nello spazio Piazza Battistone e davanti ai maxi schermi allestiti in Piazza Colombo e Terrazza della Comunicazione.

Neri Marcoré, premiato a Camogli per il suo eclettismo che spazia dal comico delle imitazioni, al canto e musicalità del Teatro Canzone, dal cinema alla scrittura, dalla televisione all’audiovisivo, è un artista a tutto tondo.

Tutto esaurito per lui, ospite attesissimo, ma anche per i molti autori di richiamo come Barbero, Crepet, Recalcati, Cazzullo che hanno inaugurato il Festival, voluto dalla Città di Camogli e da Umberto Eco.

Tema del Festival: La Memoria.

Allora perché non fare memoria con le parole?

Una memoria storica certamente. Si ha memoria di segni, di simboli e di numeri nel linguaggio persino prima che esso si formi, così secondo il neuroscienziato Giorgio Vallortigara e secondo la filologa Silvia Ferrari.

Altra presenza femminile del Festival, poche per la verità, Monica Guerritore che al bellissimo Teatro Sociale ha interpretato la sceneggiatura del film “Storia di Anna” sulla vita di Anna Magnani. Il Teatro è aperto al pubblico su prenotazione, con ingresso completamente gratuito, così come per tutte le conferenze e incontri.

Quattro giornate piene di festa, di letture, di ascolti, di libri autografati alla Libreria Ultima Spiaggia di Fabio Masi e Alessia Carpi.

E Neri Marcoré, premiato a Camogli, ringrazia senza autografi e dà appuntamento alla prossima edizione del Festival, dal 12 al 15 settembre 2024.

Tema della manifestazione annunciato: SPERANZE.

Già è stato un annuncio di speranza l’intervento di Oscar Farinetti che, dialogando con il geniale Leonardo da Vinci, dà fiducia per un futuro migliore, in dieci mosse basate sul cambiamento.

“Senza sentimenti non si campa, così come senza pane” dichiara al pubblico presente e in streaming “Ecco i due sentimenti: coraggio +ottimismo = fiducia” Questa la sua equivalenza per affrontare il futuro nutrendosi di piacere e bellezza.

Domenico Starnone, ottantenne attivissimo, per la prima volta presente al Festival,

ci spiega quanto la letteratura serva per recuperare “Umanità” a noi, genere animale, sempre tirocinanti. In esercizio al fine di togliere l’opacità che rende poco chiari a noi stessi e agli altri, la nostra vera natura, il nostro essere.

Non potremmo andare verso il porticciolo di Piazza Colombo senza sorridere alla storia e alla memoria della scoperta dell’America, raccontata da Fabio Genovesi in Oro Puro.

Che i Re di Castiglia avessero finanziato la spedizione, considerata pura follia, tutti lo hanno imparato a scuola, ma che Cristoforo Colombo fosse andato alla terra scoperta quattro volte nella sua vita, senza avere mai saputo che si trattasse del Nuovo Continente, è una novità.

Fabio Genovesi, sempre presente ad ogni edizione, riscuote come Neri Marcoré una grande partecipazione.

Si applaude alla casualità e all’ironia della sorte di Cristoforo Colombo, così come si canta sulle note e sulle parole ironiche di Gaber che Neri Marcoré attualizza con espressività fisiognomica e abilità musicale.