Le star internazionali Matt Smith e Asa Butterfield, attese a Giffoni il 24 e il 26 luglio prossimi, non parteciperanno al festival.
Le motivazioni? Lo sciopero indetto il 13 luglio scorso dal sindacato degli attori americani Sag-Aftra, dopo la rottura delle trattative con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers.
La protesta, che coinvolge attori e sceneggiatori, è uno dei più grandi scioperi nella storia dell’industria cinematografica: era dal 1960 che non si verificava una mobilitazione così forte e compatta.
L’obiettivo dello sciopero è ottenere stipendi più alti, nuove tutele sulle percentuali degli incassi e sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Le condizioni della protesta, oltre al blocco dei set, prevedono restrizioni inderogabili anche per i talent.
Gli attori, infatti, non solo non potranno promuovere serie e film già realizzati, ma non potranno neanche parlare dei loro prossimi lavori, rilasciare interviste, né partecipare a photocall o carpet di ogni sorta.
Si teme, infatti, anche per la partecipazione di molti attori alla Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre 2023.
Tutto questo sarebbe stato applicato anche alla presenza di Matt Smith e Asa Butterfield al festival di Giffoni, costringendo i giovani giurati a un’esperienza non naturale per la kermesse del cinema per ragazzi.
«Nelle nostre sale parlare è un diritto ed essere ascoltati è un dovere – fanno sapere gli organizzatori – La libertà, l’incontro, il confronto senza limiti e barriere sono la caratteristica irrinunciabile di ogni singolo appuntamento da 53 anni».
«Chi sceglie, edizione dopo edizione, di tornare in un paese fuori dal mondo ma con il mondo dentro, lo fa per vivere quel cortocircuito di culture, pensieri e idee capaci di innescarsi in soli dieci giorni e di cambiare, per sempre, la vita di ciascuno di noi».
Per non tradire la storia e l’identità del festival gli organizzatori hanno, quindi, scelto di rinunciare agli incontri già programmati con le due star internazionali. Una decisione sofferta ma convinta.
«C’è infatti un valore unico, saldo, INDISPENSABILE, di cui non possiamo fare a meno: la lealtà verso i sogni, le aspettative e le speranze di migliaia di ragazze e ragazzi, i nostri giffoner».
«Mi auguro che i diritti dei lavoratori della più grande industria del mondo vengano riconosciuti e tutelati» ha aggiunto il direttore e fondatore del festival, Claudio Gubitosi
Ecco perché, in accordo con gli agenti, il festival ha già stabilito che Matt Smith e Asa Butterfield saranno i primi due talenti in lista per il 2024.
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