Il ritratto Melchiorre Guerriero in piazza Melchiorre Guerriero. Mario Maffey: “Troverò i documenti di palazzo Tercasio”
Ieri Campagna ha tributati giusti onori a Melchiorre Guerriero, il conte palatino che tanto si spese per la sua città a cui era legato da “infinito amore”.
Notevole é stato l’impegno di Cristian Viglione creatore del portale cittadicampagna.it
Una raffinata porcellana dipinta a mano accompagnata da una didascalia che ne descrive l’impegno, l’ingegno e le opere è stata collocata ieri sera in piazza Melchiorre Guerriero.
L’opera è della pittrice Isabella Bonino Maffey, consorte di Mario, successore di Melchiorre Guerriero.
“Per la precisione discendente diretto è un po’ troppo, però un mio avo, Gerardo Maffey, sposò Vittoria Zappulli che era figlia di Silvia Guerriero, unica erede della famiglia Guerriero.
Non c’erano altri eredi e tutto passò ai Maffey, compreso il patronato di San Paolo con la nomina dell’Arcidiacono”.
“Non sento la responsabilità, sento soltanto tanto amore che mi è stato tramesso da mio padre, da mia madre, soprattutto da mia nonna Gisella Epifani di Colliano che sposò Felice Maffey.
Questo amore l’ho tramesso ai miei figli e ai miei nipoti, che oggi sono qui”.
“Il sindaco mi ha parlato della volontà di mettere a posto il palazzo che fu dei Tercasio prima e dei Guerriero dopo, mi dicono che sia in decadenza assoluta.
Tempo fa fu instaurata una causa perché quando furono sequestrati tutti i beni ecclesiastici da Garibaldi venne espropriato, impropriamente, anche palazzo Tercasio che era un bene privato.
Spero di trovare i documenti che potrebbero agevolare il restauro.
Sembra che, purtroppo, di questo palazzo le autorità locali, Regione e Provincia, abbiano perso contezza.
Non sanno che esiste perché non trovano i documenti”.
“Almeno tre o quattro volte all’anno. Nell’ultimo periodo molto più spesso per la collaborazione con Cristian Viglione”.
Sindaco, Melchiorre Guerriero é un illustre campagnese a cui oggi viene tributato il giusto onore.
“Guardiamo ai nostri migliori uomini del Cinquecento.
L’abbiamo fatto già qualche settimana fa con la presentazione del libro di Rubino Luongo “Marco Filiuli (Fileto) Le lettere“.
E stasera abbiamo ricordato Melchiorre Guerriero che ha dato il suo importante contributo d’amore alla città di Campagna.
Non dimentichiamo che la capacità di dialogo di Melchiorre Guerriero con le alte sfere del Vaticano, in particolare con Leone X, garantì il titolo di città alla nostra amata Campagna.
Grazie a Melchiorre Guerriero, grazie a De Nigris, grazie a Filiuli: tutti uomini che hanno illuminato il sedicesimo secolo”.
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