Bojano alla Monte Pruno: ecco com’è andata
Ci sono libri frutto della passione e ci sono libri frutto della necessità.
Talvolta i libri frutto di necessità prendono una piega insperata.
Come quando non ti va di uscire, ma ti fai coraggio ed esci perché devi onorare gli impegni e poi ti accorgi che fuori è bello, anzi è fantastico e non hai voglia di rincasare perché in buona compagnia la vita è bella davvero.
E’ quanto é accaduto a me ieri.
A Gabriele Bojano è capitato qualcosa di simile: voleva festeggiare il compleanno, ma non poteva per la pandemia e allora si è inventato una festa speciale. Ha messo tutti i suoi amici in un libro e poi l’ha pubblicato.
Ne é venuto fuori un lavoro ben fatto, un testo che fa pensare, ridere e riflettere.
E così ieri pomeriggio ci siamo trovati nella Sala Cultura della Banca Monte Pruno per la presentazione de “I favolosi 60”, sottotitolo “Troppo giovani per tirare i remi in barca, troppo vecchi per tirare la barca a remi”.
Bojano alla Monte Pruno: ecco com’è andata
Un evento voluto dal direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese.
“Era un momento difficile, c’era la pandemia, era il mio compleanno, non potevo invitare tutti.
Avrei voluto fare una grande festa con tanti amici e me la sono inventata in un libro, mettendo insieme sessanta sessantenni come me, noti e meno noti”.
“Meno di quelle che puoi immaginare, ne avrò fatte una quindicina”.
“E’ una domanda molto difficile. Forse Fiorello perché ho scritto che mi sarebbe piaciuto vivere nella sua famiglia. Una famiglia con sani valori e con sani principi”.
E’ un personaggio straordinario, l’erede della grande tradizione del varietà televisivo”.
“Carol Alt, ma mi ricordo i personaggi che ho intervistato e che ho conosciuto come Barbara Bouchet o Moana Pozzi.
Sono incontri che lasciano il segno, un po’ perché erano belle donne, ma anche perché erano persone che avevano qualcosa da dire.
Moana Pozzi, per esempio, una era una donna intelligentissima”.
“Carmelo di Napoli era una grande testa, purtroppo non c’é più, vittima della politica.
Ha continuato a pensare che il comunismo non fosse caduto e ha vissuto in quel mito.
La sua testa è andata altrove.
Era una delizia parlare con lui, fantasioso e creativo, ti distraeva dalla realtà”.
“E’ anche questo un po’ particolare, si dovrebbe intitolare Anche le zanzare non sempre sono in vena, é un’antologia, una raccolta di frasi di personaggi famosi”
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