SALERNO. Grande partecipazione all’apericena di beneficenza per la radioterapia pediatrica, tenutasi l’8 maggio scorso al Circolo Canottieri Irno di Salerno.
La serata è stata organizzata dai Lions Club, su iniziativa della dottoressa Anna Maria Cascone, responsabile distrettuale per il cancro infantile.
La raccolta fondi ha visto l’adesione di tanti cittadini e associazioni di volontariato, tra cui la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Salerno, il Rotary Club Campagna Valle del Sele, l’associazione Noi Donne Soprattutto, i Leo club di Salerno e l’Associazione Novi Gaudentes.
«Tutti hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa. Senza il loro contributo non ce l’avremmo fatta» precisa la dottoressa Cascone, da anni impegnata nella lotta contro il cancro al seno.
Il ricavato della serata è stato interamente devoluto per l’acquisto di un fornetto per la sagomatura delle maschere di immobilizzazione, utilizzate dai piccoli pazienti oncologici durante le sedute di radioterapia presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
«I pazienti che si sottopongono alla radioterapia indossano una maschera termoplastica, simile ad un casco, che consente di schermare le zone che non devono essere trattate. Il fornetto serve, appunto, per confezionare queste maschere».
I caschi sono definiti “maschere di immobilizzazione” perché aiutano i pazienti a mantenere un posizionamento corretto durante il trattamento, basilare per la buona riuscita della terapia.
Un acquisto, dunque, necessario per la Radioterapia Pediatrica di Salerno, da oltre dieci anni punto di riferimento dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli, dove i pazienti iniziano il loro percorso chirurgico e chemioterapico.
Diretta dal dottore Giuseppe Scimone, la radioterapia pediatrica di Salerno tratta ogni anno circa 30 bambini provenienti da tutta la Campania.
Ma la serata di beneficenza non è la prima iniziativa che il Lions Club Salerno 2000 organizza per i piccoli pazienti della radioterapia del Ruggi.
«Questo non è che il secondo step di un percorso più lungo. Un percorso cominciato a febbraio con la donazione di un tablet sul quale i bambini possono guardare un filmato durante la seduta di radioterapia».
Nei prossimi giorni alcuni referenti Lions consegneranno anche la nuova apparecchiatura all’ospedale.
«Iniziative come queste dimostrano che per tutelare e garantire il diritto alla salute c’è bisogno dell’aiuto di tutti, cittadini e associazioni. Le istituzioni da sole non bastano».
Ma Anna Maria Cascone è fiduciosa: «Ancora oggi la gente dona e lo fa ancora di più se ha sofferto. Basti pensare alle donne dell’associazione “Noi Donne Soprattutto” qui presenti, che si sono sottoposte alla radioterapia per il tumore al seno e quindi sanno bene cosa significhi».
«Alla serata di beneficenza erano presenti più di duecento persone. Altri hanno donato anche senza partecipare all’evento. Questo perché la gente, quando sa che si dona, non pensa ad altro che alla bontà della causa, pensa semplicemente al bello».
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