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Alleanza Federativa dell’Italia Centrale: si parte

di Giuseppe Bea

 

Apre il cantiere dell’Alleanza Federativa dell’Italia Centrale

Il seminario

Orvieto – Si  svolto sabato 28 gennaio un seminario fra diversi rappresentanti di liste civiche dell’Umbria, del Lazio, della Toscana e delle Marche.

Obiettivo dell’incontro dar vita ad una alleanza federativa del mondo civico dell’Italia centrale definendone tempi e modalità.
Nel dibattito sono intervenuti rappresentanti di tutte e quattro le regioni.

Dalla ricchezza delle esperienze territoriali è emerso il volto di un civismo maturo capace di coniugare la dimensione locale con quella generale e di misurarsi con la prospettiva di un’esperienza politica nazionale.

Apre il cantiere dell’Alleanza Federativa dell’Italia Centrale

Ha introdotto l’incontro Franco Raimondo Barbabella – Consigliere Comunale di Orvieto e Responsabile Consulta per le Idee e i Territori di CiviciX Umbria –, che ha illustrato gli scopi dell’iniziativa ed ha riferito del contesto nel quale essa è maturata, con riferimento alla prospettiva, ormai frutto di un lungo lavoro, della costituzione di una Federazione Civica Nazionale per la quale manca un’organizzazione del civismo dell’Italia centrale.

Un’Alleanza Civica del Centro necessaria per dare finalmente forma ad una proposta politica di riforma modernizzatrice del Paese con il Centro protagonista nel dibattito pubblico con le sue specificità, alla pari del Nord e del Sud.

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Gli interventi degli esponenti civici delle diverse regioni

Marco Donati – Già parlamentare e oggi riferimento di una rete di liste civiche della Toscana, Stefano Gobbi – Coordinatore lista “VivaTolentino” riferimento di una rete di liste civiche delle Marche, Marco Sciarrini – Coordinatore di Cittadini Liberi Terni (gruppo federato con CiviciX Umbria), Giampaolo Sodano – Fondatore di Alleanza Civica per Roma e Lazio già direttore di Rai2 e oggi imprenditore; Giuseppe Bea – Coordinatore Alleanza Civica per Roma e Lazio; Consigliere di amministrazione di Microcredit.it; Carmine Laurenzano – Esponente di Alleanza Civica per Roma e Lazio; Avvocato associazione consumatori CODICI; Massimo Giovenale – Giovani imprenditori Provincia di Viterbo; Esponente di Alleanza Civica per Roma e Lazio; Stefano Gobbi – Coordinatore lista “VivaTolentino”; Riferimento di una rete di liste civiche delle Marche; Leandro Pacelli – Coordinatore area Trasimeno di CiviciX Umbria.

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Ai lavori ha preso parte anche Marco Bentivogli, fondatore e coordinatore di Base Italia, che ha illustrato la situazione del dibattito politico nazionale e la necessità di colmare uno spazio di rappresentanza che oggi è in cerca di un punto di riferimento, in quanto né il PD con il suo dibattito congressuale dai molti ed evidenti limiti, né altre forze politiche riescono a diventare punti di riferimento per gli elettori.

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Il Centro al centro

Il Centro può avere un suo ruolo solo in un dibattito serio, progettuale, di riorganizzazione istituzionale generale, sia perché i partiti tradizionali non vi hanno mai dedicato attenzione e sforzo per individuare progetti caratterizzanti e definirne il ruolo per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese.

Il civismo può farlo, perché, come detto, è nelle sue corde congiungere il locale con il generale e perché è l’ambiente in cui le energie del rinnovamento si indirizzano più naturalmente verso una progettualità che per essere aderente alla realtà non si immiserisce in interessi di parte e di breve respiro.

La prospettiva dell’autonomia differenziata con tutte le contraddizioni che si porta dietro rappresenta oggettivamente una spinta ad affrontare con urgenza la questione.

C’è bisogno di fare un ragionamento che guardi alle interrelazioni tra i territori del Centro.

Il trasferimento di nuove funzioni alle regioni del centro-nord deve avvenire all’interno di una riorganizzazione nazionale, tenendo presente la necessità non solo di una perequazione sociale ed economica delle regioni del Mezzogiorno,  ma anche di un superamento della scarsezza delle infrastrutture e di solidi progetti di sviluppo nel territorio dell’Italia centrale: carenti i collegamenti ferroviari e stradali, compresi quelli indotti dalle necessità di sviluppo delle attività produttive, carenti le strutture necessarie per avvalersi di tutte le risorse della tecnologia digitale, carenti i presìdi per la tutela della salute ed il sostegno delle persone che ne hanno bisogno, assente una progettualità coordinata dei beni culturali e ambientali che ne valorizzi il patrimonio e le grandi e diffuse risorse per uno sviluppo fondato sulla qualità.

Si apra una nuova fase

Occorre individuare dunque le priorità identificative e i progetti unificanti.
Per tutte queste ragioni è necessario aprire una nuova fase, con una visione strategica e obiettivi politici mobilitanti.

E, come si è fatto al Nord e al Sud, è bene costituire un’Alleanza Civica del Centro come parte attiva sia nel processo di costituzione di una Federazione civica nazionale, sia nello sviluppo di un dialogo costruttivo con le forze del riformismo italiano, anch’esse impegnate nell’organizzazione di una alternativa riformatrice di stampo europeista sia al populismo sia al conservatorismo della destra sovranista.

Ha concluso Andrea Fora

La sintesi e la conclusione dei lavori è stata affidata ad Andrea Fora consigliere regionale dell’Umbria e Presidente di CiviciX che, sulla base di quanto emerso dagli interventi, tutti concordi sulla necessità di proseguire la costruzione della rete civica dell’Italia mediana.

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Andrea Fora ha proposto un percorso in due tappe: un primo incontro pubblico ad aprile per una riflessione approfondita sulla riforma istituzionale, ed uno a giugno ad Assisi per la fondazione della Federazione Civica Nazionale da preparare insieme alle organizzazioni del civismo già costituite al Nord e al Sud.

Nel frattempo, in tempi rapidi sarà strutturata l’Alleanza del Centro, prendendo atto anche dell’accelerazione dei processi di riorganizzazione politica in atto nel Paese.

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di Ornella Trotta

Ornella Trotta

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