Cultura

Donne da Ricordare in Scena

CESATE (MI). Una nobildonna, un’operaia, un’intellettuale, una partigiana. Sono alcune delle “Donne da Ricordare in Scena”, presentate dalla Compagnia “Alle Cinque” il 25 maggio scorso presso la Biblioteca di Cesate, in provincia di Milano.

 

 

Locandina Spettacolo

 

Lo spettacolo è stato accompagnato dalla musica del sassofonista ventenne Noah Carollo.

 

Noah Carollo al Sax
Foto di Mathias Carollo

Dieci monologhi dedicati al popolo ucraino

 

Dieci monologhi tratti dall’omonimo libro di Barbara Avanzini, il cui ricavato è stato interamente devoluto a favore del popolo ucraino.

 

Barbara Avanzini con Assessora Cultura Ylenia Crippa e Natalia Karkoska
Foto di Mathias Carollo

 

L’evento è dedicato, in particolare, a Natalia Karkoska – presente tra il pubblico in sala –  che ha recitato insieme alla Compagnia fino allo scoppio della guerra.

 

Ma chi sono le donne da ricordare in scena?

 

«Le donne da ricordare in scena sono donne europee di lingua romanza – spiega Barbara – Donne, più o meno conosciute, alle quali abbiamo voluto dare la possibilità di una rinascita o di un riscatto».

 

Simbolo di questa rinascita e della loro intima natura sono i fiori: «Ogni donna ha la sua essenza – aggiunge l’autrice – e i brani musicali che accompagnano lo spettacolo si ispirano al racconto delle loro vite o al periodo storico in cui vivono».

 

 

Marjane Satrapi – Gelsomino Bianco
Foto di Mathias Carollo

 

Non solo donne in carne ed ossa, ma anche figure femminili che trascendono la realtà. Il personaggio più emblematico in tal senso è l’Accabadora, figura leggendaria conosciuta in alcune aree della Sardegna, che aveva il potere di donare la vita e allo stesso tempo di decidere l’ora, la circostanza e il luogo in cui toglierla.

 

Stanca di essere taumaturga e, allo stesso tempo, capro espiatorio, si rivolge alla donna medico per eccellenza della Scuola Medica Salernitana, Trotula de Ruggiero. Solo al termine di un lungo percorso, l’Accabadora getterà via i suoi tulipani neri e s’inghirlanderà di gelsomino bianco. Poi, l’incontro inaspettato con Marjane, la donna iraniana dal velo nero e ancora vivente, salverà entrambe dal buio della prevaricazione e del pregiudizio.

 

Saluti Finali
Foto di Mathias Carollo

 

«Il nostro gruppo è un incontro di generazioni – conclude Barbara – e siamo davvero orgogliosi del risultato ottenuto. Abbiamo raggiunto il massimo delle prenotazioni, il pubblico si è emozionato così come noi attori».

stampa

di Mariana Cavallone

Mariana Cavallone

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