Moda

Bottega D’Ago: il bistrot sartoriale dove si cuciono abiti e relazioni

Un bistrot sartoriale dove si cuciono abiti e relazioni

 

 

RAVELLO (SA). Un prezioso kaftano da sfoggiare in spiaggia e freschi pantaloni in lino per un’uscita in barca.

 

Quando un turista arriva in Costiera Amalfitana, non solo stravolge il proprio guardaroba, adottando un look più informale, ma abbraccia un’intera filosofia: quella dei capi realizzati su misura dalle sarte del posto, conosciuta in tutto il mondo come “Moda Mare Positano”.

 

 

Una tradizione che Laura D’Agostino ed Anthony Cantarella hanno ripreso e reinterpretato, creando, cinque anni fa, il loro personalissimo bistrot sartoriale.

 

 

Laura, ci racconti come nasce la vostra bottega?

 

 

«Bottega d’Ago è una realtà familiare, gestita da me e da mio marito Anthony. Dopo aver lavorato diversi anni a Reggio Emilia, abbiamo sentito la necessità di avvicinarci a casa – Anthony è originario di Ravello – anche per creare qualcosa di nostro. Entrambi abbiamo una laurea in Disegno industriale, ma io sono specializzata nel settore moda e lui nel food design. Dalla fusione delle nostre esperienze è nato, nel luglio 2017, il bistrot sartoriale».

 

Laura nel suo bistrot sartoriale

 

Di cosa si tratta?

 

 

«Il bistrot sartoriale è una bottega, una rivendita con “laboratorio a vista”, dove disegniamo e produciamo capi e accessori femminili in maniera artigianale. L’idea, mutuata dal concetto di “cucina a vista”, è nata con l’intento di mettere in risalto il processo di lavorazione creativo. Le clienti che si fermano a guardare come realizzo un capo non hanno soltanto voglia di comprare, ma vogliono vivere un’esperienza, portare con sé un’emozione».

 

 

È questo dunque il vostro punto di forza?

 

 

«È questo unito all’idea di confronto. La bottega vuole essere un salotto, un luogo dove poter accogliere le persone. Siamo fortunati perché a Ravello arrivano turisti da tutto il mondo, dai quali anche noi possiamo imparare molto. È un continuo scambio di esperienze, di storie, di cultura, di tradizioni. Nella nostra bottega non si cuciono soltanto abiti, ma si cuciono rapporti con persone e territori lontani».

 

Creazioni Bottega D’Ago

 

Come realizzate le vostre collezioni sartoriali?

 

 

«Il cuore delle nostre collezioni è il lino, ma lavoriamo anche altri tessuti, come lane e sete. Il lino che scegliamo è prodotto principalmente a Scafati, da realtà familiari come la nostra. Lo utilizziamo soprattutto per una collezione di tailor made, quindi su misura, secondo la tradizione della Moda Mare Positano».

 

Tele prova Bottega D’Ago

 

Ce la racconti?

 

 

«La cliente misura delle tele prova, sceglie insieme a noi quali modifiche apportare, la lunghezza, la scollatura, e nel giro di tre ore il capo è pronto. Il tempo di una passeggiata in centro e può tornare in bottega per ritirare l’abito. Abbiamo ripreso, e rielaborato secondo il nostro concetto di sartorialità, la tradizione dell’abito realizzato al momento, inaugurata da donne del posto, come Maria Lampo a Positano».

 

 

Quali saranno le tendenze dell’estate?

 

 

«C’è tanta voglia di tornare alle origini, ecco perché stiamo lavorando a un progetto di stampe locali. Abbiamo creato una serie di timbri con motivi che richiamano la Costiera Amalfitana e che raccontano l’architettura, la natura e i paesaggi della nostra terra. Un capo di grande tendenza è diventato, ad esempio, il maccaturo, il fazzoletto indossato dalle nostre nonne per coprire il capo, che abbiamo reinterpretato in chiave più glamour e moderna».

 

 

Collezione Bottega D’Ago

 

Il bello si trova quindi nelle piccole cose…

 

 

«Il neo-lusso contemporaneo è sempre alla ricerca delle piccole cose. Il bello si trova nelle cose semplici, realizzate con amore e che riescano ad emozionare, nelle imperfezioni che nobilitano il capo realizzato a mano, rendendolo un pezzo unico».

 

stampa

di Mariana Cavallone

Mariana Cavallone

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