Museo Bande, storia di una famiglia di “Sonadores e Cantadores”.
Anno 1991, a Sassari, in via Muroni 44, nasce il Museo Bande, uno spazio espositivo sito all’interno di un edificio dei primi del ‘900 che ospita un’originale collezione di abiti tradizionali e strumenti musicali appartenuti a Francesco Bande.
Senza dubbio il più illustre esponente della tradizione musicale della Sardegna noto a livello locale, nazionale ed internazionale. Ha suonato per la regina Elisabetta, per il re Hussein di Giordania, per l’Aga Khan e per il Principe di Monaco.
A farci da guida la direttrice del Museo Inoria Bande, alla quale poniamo alcune domande.
Il Museo Bande è nato da un’idea di Francesco Bande che coltivava il sogno di poter realizzare un luogo nel quale gli amanti delle tradizioni si potessero ritrovare per confrontarsi e valorizzare le migliori espressioni della cultura musicale isolana.
Il Museo nasce l’11 maggio del 1991 e fin da questa data è diventato un luogo nel quale ritrovarsi.
Il museo é uno spazio bello, vivo nel quale vengono organizzati diversi eventi culturali come: convegni, conferenze, concerti di musica popolare e classica, mostre etnografiche e corsi di musica e ballo tradizionale.
All’interno dello spazio espositivo, possiamo ammirare gli abiti di scena appartenuti a Francesco.
Tutti realizzati dalle abili mani della ricamatrice Marietta Bande, i suoi organetti diatonici tra i quali spicca un esemplare unico denominato “La Sirena di Loreto”, strumento con lavori ad intarsio e tasti in osso dall’intonazione unica realizzato nel 1870 da Paolo Soprani (fondatore nel 1863 a Castelfidardo della prima industria della Fisarmonica).
A fare da cornice al personaggio Francesco Bande, sono presenti abiti tradizionali festivi del Goceano, del Logudoro, del Mejlogu e Nuorese.
Una fiera di pizzi e merletti, elementi del vestiario tradizionale realizzati a mano ed impreziositi da ricami a motivi floreali policromi.
Il Museo Bande è unico nel suo genere poiché oltre a farci fare un viaggio attraverso le tradizioni e la cultura musicale sarda, ci fa avvicinare ad una famiglia d’arte, la famiglia Bande tre generazioni di artisti: nonno, padre e figlia attivi nella divulgazione e valorizzazione della musica isolana.
Per conoscere i nostri protagonisti dobbiamo passare da Orani (paese della Barbagia di Ollolai).
Ad Orani nacque il capostipite Mario che aveva iniziato ai primi del ‘900, ad utilizzare con abilità i primi organetti diatonici arrivati in Sardegna.
Essi nell’accompagnamento al ballo, avevano quasi del tutto soppiantato il canto a tenores e le launeddas e il ballo con Mario diventava “speciale” e prendeva corpo in modo frenetico assumendo così un significato quasi catartico.
Mario grazie alla sua attività di imprenditore edile, si trasferì a Bultei, comune del Goceano, dove il figlio Francesco iniziò a coltivare la sua esperienza musicale.
Francesco sviluppò il suo talento e arrivò ad essere il nome più noto e prestigioso nel panorama folklorico a livello internazionale.
Il suo talento arrivò nelle piazze di tutto il mondo.
Notevole fu la sua tournèe in America, si esibì a San Francisco, New York e Seattle e in quell’occasione gli venne dato l’appellativo del “Frank Sinatra” ed Elvis Presley sardo.
La sua attività si sviluppò dagli anni ’50 fino agli anni ’80.
Fu il re incontrastato della manifestazione più importante del maggio sassarese, la Cavalcata Sarda.
Francesco, riprendendo l’arte del padre, inventò un genere definito “urlato” ove lo strumento si fonde alla voce sviluppandosi in effetti acustici sovracuti e gioiosi che rendevano la danza trascinante, frenetica e comunicativa.
La tradizione dei Bande prosegue al femminile con Inoria, etnomusicologa, strumentista, cantante ed insegnante di ballo tradizionale sardo ed organetto diatonico.
Inoria é vincitrice di diversi premi e riconoscimenti a livello locale, nazionale ed internazionale e cura l’esposizione etnografica tramite il Circolo Culturale Folkloristico “Francesco Bande” di cui è direttore artistico.
Il Museo inserito nella guida dei musei etnografici italiani e sulle guide turistiche regionali, può essere visitato su prenotazione e tramite il sito internet: www.museobande.it.
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